DOTT.SSA SIMONACASTELLUCCIA

Psicologia a Arteterapia: La dimensione autistica

venerdì 3 settembre 2021

La dimensione autistica


"La riflessione più significativa che mi sono trovata a fare in tanti anni di clinica con i bambini autistici riguarda l'assunzione di responsabilità dei lati poco dignitosi della vita [...], quelli che vengono descritti unicamente come sintomo di patologia e/o regressione e che sono considerati di pertinenza del bambino istintuale. Questi lati, che diventano troppo spesso solo oggetto di rieducazione, ci permettono, invece, il confronto con i lati oscuri dell'esistenza facilitando la comprensione di forme che possono così assurgere al rango di immagini rappresentabili.


La rabbia sperimentabile dopo un morso diabolico, il disgusto che si può provare di fronte a un'evacuazione, la disperazione ascrivibile ai prolungati momenti d'indifferenza, di dolore, la paura e il rifiuto attivati in noi da quel bambino demonico, nonostante le migliori intenzioni, rimangono spesso in un'area d'incomunicabilità che depaupera il contesto degli unici elementi autentici.
L'umanizzazione dei lati poco dignitosi, condivisa con i genitori, può facilitare il ridimensionamento degli aspetti demonici che tanta parte hanno nelle fantasie di chi si occupa di un bambino autistico [...]
E così possono iniziare i percorsi che conducono i genitori a una maggiore maturazione, a "diventare eccellenti, perchè sufficientemente buoni non basta con bambini straordinariamente fuori dal comune", come spesso mi ritrovo a dire ai genitori quando tento di comunicare la fatiche che fanno i loro bambini e quando li esorto a raggiungerli, foss'anche nel simbolico mondo delle fate, per riportarli sulla terra".

Riflessione tratta da "Quando i genitori si confrontano con un bambino difficile. La dimensione autistica" di Magda Di Renzo in "Genitori" a cura di Magda Di Renzo, Barbara Fionda, Chiara Rogora Ed. Magi 2021

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