"La riflessione più significativa che mi sono trovata a fare in tanti anni di clinica con i bambini autistici riguarda l'assunzione di responsabilità dei lati poco dignitosi della vita [...], quelli che vengono descritti unicamente come sintomo di patologia e/o regressione e che sono considerati di pertinenza del bambino istintuale. Questi lati, che diventano troppo spesso solo oggetto di rieducazione, ci permettono, invece, il confronto con i lati oscuri dell'esistenza facilitando la comprensione di forme che possono così assurgere al rango di immagini rappresentabili.
L'umanizzazione dei lati poco dignitosi, condivisa con i genitori, può facilitare il ridimensionamento degli aspetti demonici che tanta parte hanno nelle fantasie di chi si occupa di un bambino autistico [...]
E così possono iniziare i percorsi che conducono i genitori a una maggiore maturazione, a "diventare eccellenti, perchè sufficientemente buoni non basta con bambini straordinariamente fuori dal comune", come spesso mi ritrovo a dire ai genitori quando tento di comunicare la fatiche che fanno i loro bambini e quando li esorto a raggiungerli, foss'anche nel simbolico mondo delle fate, per riportarli sulla terra".
Riflessione tratta da "Quando i genitori si confrontano con un bambino difficile. La dimensione autistica" di Magda Di Renzo in "Genitori" a cura di Magda Di Renzo, Barbara Fionda, Chiara Rogora Ed. Magi 2021
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